Trapianto di cornea e vaccinazione anti COVID-19

A seguito di alcune domande pervenute in associazione, ci siamo informati sull'argomento e consigliamo a cui ha eseguito un trapianto di cornea di confrontarsi con il proprio medico oculista, in modo particolare se il trapianto è recente (entro il primo anno) e/o se ancora in trattamento con cortisone.

È stata riportata la possibilità che lo stimolo immunitario innescato dalla vaccinazione possa attivare la reazione di rigetto nel trapianto di cornea. Episodi di rigetto sono stati osservati dopo vaccinazione per l’influenza (Steinemann 1988; Solomon 1996; Wertheim 2006; Hamilton 2015) per la febbre gialla (Vignapiano 2021), per il tetano (Steinemann 1988), per l’epatite B (Steinemann 1988) e recentemente anche per il COVID-19 (Larkin 2021). Questa complicanza è stata osservata in tutti i tipi di trapianto, cheratoplastica perforante (Steinemann 1988; Solomon 1996; Wertheim 2006), lamellare (Hamilton 2015) e anche nella endocheratoplastica (Larkin 2021).

Non allarmarsi, nel caso della vaccinazione anti COVID-19 si considera che il rischio sia basso e che lo stimolo immunitario innescato sia contenuto; sarà il proprio medico oculista a valutare se è il caso di utilizzare collirio a base di cortisone (desametasone) dal giorno della vaccinazione e del successivo richiamo.

In caso di sintomatologia o calo della vista dopo la vaccinazione è consigliato di eseguire subito una visita di controllo.

Fonte: link all'articolo del prof. Paolo Rama (Professore Ordinario di Oftalmologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e Primario dell’Unità Operativa di Oculistica – Unità Malattie della Cornea e della Superficie Oculare dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano)